Anche se si vive in un condominio già assicurato, è possibile stipulare una polizza per il proprio appartamento. Questa può risultare utile in caso di danni causati da guasti all’interno della propria abitazione. Per i danni nelle aree comuni dell’edificio, scatta invece l’assicurazione Globale fabbricati, che prevede una specifica “ricerca guasti” con eventuale franchigia a carico di tutti i condòmini.
Quando si intende assicurare il proprio appartamento all’interno di un condominio, è possibile scegliere la polizza più conveniente. Come per l’auto, che può avere diverse assicurazioni, anche per la casa è opportuno fare delle distinzioni, valutando le singole polizze e tenendo ben distinti gli ambiti di intervento.
La polizza per i condomini è solitamente la Globale fabbricati. Il contraente è l’amministratore, che stipula a seguito di delibera dell’assemblea. In caso di obbligo di assicurazione previsto dal regolamento condominiale, l’amministratore può procedere alla stipula e al rinnovo senza ulteriori delibere.
L’amministratore definisce le garanzie legate alla polizza ed effettua le denunce di sinistro. Le spese per il pagamento del premio sono ripartite in misura proporzionale rispetto ai millesimi di cui si è proprietari, salvo diverse disposizioni del regolamento condominiale. Questa polizza copre rischi come scoppio, incendio, terremoti, sommosse, grandine, maltempo, e danni provocati dall’edificio e dai suoi impianti.
Un caso frequente è la rottura di condutture nei muri condominiali. In tali situazioni, le polizze fabbricato prevedono la “ricerca guasti”. Se la perdita d’acqua infiltra il soffitto di un’unità immobiliare e deriva da una conduttura condominiale, l’assicurazione copre le spese per la rottura dei muri, la riparazione del tubo e il ripristino della muratura, con eventuale franchigia a carico del condominio.
Se la perdita deriva da una tubatura di una proprietà privata, la polizza condominiale può intervenire, se previsto, con l’applicazione di una franchigia, per i danni causati a terzi. Tuttavia, se la tubatura allaga la casa in cui è avvenuta la perdita, causando danni ai mobili, si ha diritto a un indennizzo solo con una specifica polizza individuale.
Per le abitazioni autonome, la questione è più semplice: è necessaria una sola polizza, da selezionare con attenzione per coperture, costi, franchigie e massimali, come per la polizza auto. È cruciale distinguere tra primo rischio assoluto e valore intero.
Il primo rischio assoluto copre il valore del danno entro il limite massimo della somma assicurata. Ad esempio, con una polizza da 50.000 euro per un immobile valutato 200.000 euro, il risarcimento massimo sarà di 50.000 euro, anche se i danni fossero superiori.
Per il valore intero, secondo l’articolo 1907 del Codice civile, se l’assicurazione copre solo una parte del valore del bene, l’assicuratore risponde dei danni in proporzione a tale parte, salvo diverso accordo. Ad esempio, con una polizza da 50.000 euro per beni valutati 200.000 euro, il risarcimento per un danno da 50.000 euro sarebbe di 12.500 euro, ovvero un quarto del danno.
Negli ultimi tempi, le associazioni dei consumatori hanno denunciato aumenti incontrollati dei prezzi delle polizze casa. Dall’ottobre 2023 all’aprile 2024, diverse compagnie hanno incrementato i premi delle nuove polizze del 20-30% e modificato le condizioni contrattuali esistenti, introducendo lo ius variandi senza preavviso.
Similmente alle società energetiche, le compagnie assicurative aumentano unilateralmente il premio pochi giorni prima della scadenza, costringendo i consumatori ad accettare l’aumento o a restare scoperti. Questa condotta è aggravata dalla pressione sulle agenzie per far accettare le nuove condizioni peggiorative ai clienti, evitando le disdette previste dai contratti. Visita la nostra pagina dedicata ai bonus famiglia per rimanere aggiornato.
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