L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato nuove istruzioni relative al bonus prima casa per i giovani under 36, in seguito alla proroga disposta dal decreto Milleproroghe. Questo bonus prevede importanti agevolazioni fiscali per i giovani che acquistano la loro prima casa, a patto che rispettino determinati requisiti. Le nuove disposizioni sono state dettagliate nella circolare numero 14 del 18 giugno, che fornisce indicazioni precise per chi ha stipulato un preliminare entro il 31 dicembre 2023 e un rogito tra il 1° gennaio e il 29 febbraio 2024.
Per poter beneficiare del bonus prima casa, l’acquirente deve soddisfare due principali requisiti: non aver compiuto 36 anni nell’anno del rogito e possedere un ISEE non superiore a 40.000 euro. L’agevolazione, inizialmente prevista fino al 31 dicembre 2023, è stata estesa grazie al decreto Milleproroghe, permettendo così anche a chi ha firmato un preliminare di compravendita entro la fine del 2023 di usufruirne, a patto che il rogito sia concluso entro il 31 dicembre 2024.
Un punto chiave della circolare è il riconoscimento di un credito d’imposta, utilizzabile a partire dal 2025, pari alle imposte pagate in eccesso. Tuttavia, questo credito non sarà concesso automaticamente. Gli acquirenti dovranno presentare una dichiarazione al notaio tramite un atto integrativo, redatto secondo le stesse formalità dell’atto di trasferimento. Tale dichiarazione deve attestare la volontà di avvalersi del beneficio fiscale e confermare il possesso dei requisiti richiesti dalla legge.
L’atto integrativo deve contenere la dichiarazione del contribuente di essere in possesso di un’attestazione ISEE valida per il 2024 o di averla richiesta tramite la presentazione della DSU. Questo atto può essere stipulato anche successivamente al 31 dicembre 2024, ma entro il termine di utilizzo del credito d’imposta. Inoltre, è esente dall’imposta di registro, in quanto stipulato per ottenere benefici fiscali.
La circolare affronta anche la questione dell’attestazione ISEE. Per beneficiare del credito d’imposta, l’acquirente deve presentare un ISEE valido per il 2024, che rispecchi la situazione del nucleo familiare esistente al momento della stipula del preliminare. Questo requisito è fondamentale per assicurare che l’agevolazione sia concessa solo a chi ne ha diritto.
Un aspetto particolare riguarda gli acquisti immobiliari effettuati tramite aste. In questi casi, l’agevolazione non si applica se il diritto all’immobile è acquisito tramite un verbale di aggiudicazione del 2023, ma il decreto di trasferimento è emesso nel 2024. La normativa, infatti, non prevede interpretazioni estensive e riconosce l’agevolazione solo a chi ha stipulato un preliminare entro il 31 dicembre 2023 e un rogito entro il 31 dicembre 2024. Per scoprire maggiori dettagli sui bonus destinati alle famiglie italiane, visita la nostra pagina dedicata: clicca qui.
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