Bonus mamme lavoratrici esteso anche chi lavora Pubblica Amministrazione

Da maggio 2024, le lavoratrici della Pubblica Amministrazione (Pa) con figli avranno diritto a un bonus mamme, annunciato come un notevole incremento dello stipendio fino a oltre 700 euro extra.
Una novità per le lavoratrici della Pubblica Amministrazione
Le dipendenti statali entreranno nel novero dei beneficiari di uno sgravio contributivo che può raggiungere fino a 3mila euro all’anno. Questo bonus, progettato per sostenere le politiche di natalità, era fino ad ora precluso a questo segmento di lavoratrici a causa di ostacoli burocratici legati all’adeguamento del sistema NoiPA, incaricato della gestione degli stipendi nel pubblico impiego.
Recupero degli arretrati e ampliamento dei beneficiari
A maggio 2024, le beneficiarie del bonus nella Pa non solo inizieranno a ricevere gli importi previsti ma potranno anche contare sul pagamento degli arretrati, con potenziali aumenti di stipendio fino a 750 euro. Si sta inoltre spingendo per allargare la platea delle aventi diritto, attualmente esclusa per coloro con contratti a tempo determinato.
Dettagli su ottenimento e diritti al bonus
Il bonus per le mamme lavoratrici è un’iniziativa prevista dalla Manovra di Bilancio per il 2024, che prevede un’esonero dal pagamento dei contributi pensionistici per determinate categorie di lavoratrici. Per ottenerlo non è necessaria una richiesta esplicita ma verrà riconosciuto automaticamente, fatta eccezione per la necessità attuale di comunicare i codici fiscali dei figli all’azienda.
- Il bonus è dedicato alle donne con almeno due figli a carico.
- Riguarda le lavoratrici dipendenti del settore pubblico o privato con contratti a tempo indeterminato, part-time, di somministrazione a tempo indeterminato o di apprendistato.
- Recentemente, si è esteso anche alle mamme che lavorano nelle scuole.
L’ammontare del bonus varia in base al reddito della dipendente e può portare a un esonero contributivo mensile fino a 250€, per un totale annuo di 3.000€. Tuttavia, se la trattenuta contributiva supera questo limite, la differenza non sarà versata.
Un’iniziativa dal grande impatto
Quasi un milione di lavoratrici saranno coinvolte, tra cui più di 110mila del settore privato con almeno tre figli, e circa 600mila con due figli. Queste ultime, però, beneficeranno dello sgravio solo per l’anno in corso, segnalando l’importanza della tempestiva comunicazione all’Inps dei codici fiscali dei propri figli, per non perdere questo significativo supporto economico.
Per maggiori informazioni e per rimanere aggiornati sulle ultime novità, visita la sezione dedicata agli bonus e incentivi sul nostro sito.