La Manovra 2024 ha introdotto un importante esonero contributivo, noto come bonus mamme, che sta riscontrando un’elevata partecipazione, con il 74% delle lavoratrici aventi diritto che ha già inoltrato la propria domanda. Questo bonus è rivolto alle madri con due o più figli e mira a fornire un valido supporto finanziario attraverso uno sgravio contributivo fino a 3.000 euro.
Tuttavia, sorgono dei dubbi sull’effettiva copertura della misura, visto che privilegia soprattutto le donne con contratti a tempo indeterminato e salari più alti, lasciando fuori categorie come le lavoratrici a termine, autonome e le collaboratrici domestiche. Inoltre, è prevista una scadenza di questa agevolazione al termine dell’anno corrente.
Nonostante ciò, la circolare n. 27 dell’INPS chiarisce che le madri di almeno due figli, che soddisfano i requisiti richiesti, possono fare domanda in qualsiasi momento, senza necessità di inviarla direttamente all’INPS ma comunicando direttamente con il datore di lavoro.
L’esonero contributivo del 100% fino a 3.000 euro annui spetta fino al 31 dicembre 2026 per le lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento dei 18 anni del più piccolo. Per il 2024, il bonus è esteso anche a madri di due figli, con il più piccolo di età inferiore a 10 anni. Sono escluse le lavoratrici con contratti diversi dal tempo indeterminato, le autonome e le collaboratrici domestiche.
La procedura prevede la comunicazione da parte della lavoratrice, mediante l’apposita piattaforma online dell’INPS, dei codici fiscali dei figli e del diritto al bonus.
Questo incentivo, però, lascia lo status di “misura transitoria“, provocando incertezze sulla sua continuità nel tempo e potenzialmente riducendo altre forme di sostegno quali l’assegno unico per i figli a carico. Resta comunque un’opportunità importante per le lavoratrici madri che rientrano nei criteri, dando loro la possibilità di alleggerire il carico contributivo in un periodo chiave della loro vita lavorativa e familiare.
Con questi chiarimenti, il governo spera di incrementare ulteriormente le adesioni a questa misura, sostenendo che esso possieda il potenziale di fare la differenza per molte famiglie italiane.
Per maggiori dettagli e per capire se potete beneficiare di quest’agevolazione, inserendo la vostra specifica situazione lavorativa e familiare, vi consigliamo di consultare direttamente il sito INPS o rivolgervi al vostro datore di lavoro.
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