Bonus Caldaia 2024, leggi la guida e come ottenerlo
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Nel 2023 e nel 2024, il bonus caldaia rappresenta un’opportunità fondamentale per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Questo incentivo, parte integrante delle politiche di sostenibilità ambientale, offre ai proprietari di immobili la possibilità di accedere a significative detrazioni fiscali per la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con soluzioni più moderne e rispettose dell’ambiente.
Attraverso il bonus caldaia 2023 2024, gli individui possono beneficiare di agevolazioni che includono sconti in fattura e cessioni di credito, rendendo più accessibile l’installazione di caldaie ad alta efficienza. Questa misura si inserisce nell’ambito più ampio dei bonus edilizi, proponendosi come uno strumento chiave per il miglioramento energetico degli edifici e la riduzione dell’impatto ambientale.
Bonus ed agevolazioni 2024 con Ecobonus e Superbonus per caldaie e impianti di riscaldamento
Le recenti modifiche alla Direttiva UE Case Green segnano una svolta significativa nel panorama energetico, stabilendo un’eliminazione totale delle caldaie a gas entro il 2040 e vietando gli incentivi fiscali per le caldaie a condensazione alimentate da combustibili fossili a partire dal 2025. In sostanza, ciò significa che nei prossimi anni gli incentivi per l’installazione di caldaie saranno disponibili solo per dispositivi che utilizzano energia pulita o una combinazione di gas e pompa di calore.
È consigliabile agire prontamente per richiedere detrazioni fiscali per l’installazione di caldaie prima che vengano introdotti ulteriori vincoli. Attualmente, tali interventi possono beneficiare dell’Ecobonus o addirittura del Superbonus, offrendo agevolazioni fiscali significative. Tuttavia, è importante considerare che in un prossimo futuro potrebbero non essere più disponibili tali incentivi per le caldaie tradizionali a gas.
Come funziona il bonus caldaia
Il bonus caldaia 2023-2024 è un incentivo governativo volto a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Questa misura permette ai proprietari di immobili di ottenere detrazioni fiscali per la sostituzione di vecchie caldaie con nuove soluzioni a risparmio energetico.
L’iniziativa si rivolge a tutti coloro che intendono migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni nocive. Inserito nell’ambito dei bonus edilizi 2024, questo incentivo non è autonomo, ma si integra con altre misure di agevolazione. Offre la possibilità di scegliere tra diverse opzioni vantaggiose:
- detrazioni fiscali variabili dal 50% al 90%, in base alle caratteristiche dell’intervento;
- uno sconto diretto, applicabile attraverso la cessione del credito o con lo sconto in fattura. Questa opzione è valida solo per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023.
Optando per la detrazione fiscale, il beneficio si rifletterà nella dichiarazione dei redditi, mentre per la cessione del credito o lo sconto in fattura, l’agevolazione è immediata all’atto dell’acquisto.
Come ottenere il bonus
Il bonus caldaia 2023-2024 si inserisce nell’ambito più ampio dei bonus edilizi, non presentandosi come un’agevolazione specifica per gli impianti di riscaldamento, ma piuttosto come una parte integrante di un sistema di incentivi più vasto. Ecco come si articola:
- Bonus mobili ed elettrodomestici. Per chi effettua interventi di ristrutturazione, è prevista una detrazione del 50% sull’acquisto della caldaia, con un limite di spesa di 8.000 euro. Questo bonus è legato all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici sostenibili.
- Bonus ristrutturazione 2024. Include il bonus caldaia con una detrazione del 50% e un tetto di spesa massimo di 96.000 euro. L’agevolazione è valida sia per gli acquisti effettuati dal committente dei lavori sia per quelli fatti dall’impresa esecutrice.
- Superbonus 2023. Riconosce il bonus caldaia come parte di un intervento più ampio che mira a migliorare di due classi energetiche l’edificio. La sostituzione o installazione del climatizzatore deve avvenire contestualmente a questi lavori.
- Ecobonus. Concede una detrazione del 65% per l’acquisto e installazione di caldaie a condensazione di classe energetica A. Per usufruire di questo bonus, è necessario installare anche sistemi di termoregolazione evoluti.
Bonus caldaia con il bonus mobili
Nel 2023 e 2024, sfruttando il bonus mobili, si può accedere al bonus caldaia che contempla diverse possibilità:
- La sostituzione della caldaia è considerata un intervento di “manutenzione straordinaria“, richiedendo un miglioramento dell’efficienza energetica rispetto all’impianto preesistente. A differenza del bonus ristrutturazioni, questo vantaggio si estende anche alle nuove installazioni, non solo alle sostituzioni.
- Per chi intende beneficiare della detrazione collegata all’acquisto di mobili ed elettrodomestici, gli interventi di restauro edilizio devono essere iniziati dal 1° gennaio dell’anno antecedente quello dell’acquisto dell’elettrodomestico per essere validi ai fini della detrazione.
- L’installazione di una nuova caldaia può godere di una detrazione fiscale del 50% sul costo, con un limite massimo di spesa fissato a 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024, come definito dalla Legge di Bilancio 2023.
- La detrazione è applicabile a ogni unità immobiliare, incluse le pertinenze, o alle parti comuni dell’edificio che viene ristrutturato.
Bonus caldaia ottenuto con il bonus ristrutturazioni
Il bonus caldaia associato al bonus ristrutturazioni 2024 è destinato a chi sostituisce o installa un impianto di riscaldamento più efficiente all’interno di lavori edilizi, sia in abitazioni private che nelle parti comuni di edifici residenziali. Le normative per accedere a questo incentivo includono:
- una detrazione del 50% sul costo di acquisto della caldaia;
- la caldaia acquistata deve assicurare un risparmio energetico, attestato dal produttore o dall’installatore. È ammesso anche l’acquisto di impianti non specifici per il riscaldamento invernale;
- il limite massimo della detrazione è di 96.000 euro, coprendo integralmente le spese di rinnovamento, inclusa l’acquisizione della caldaia.
Bonus caldaia con detrazione del 90% con il Superbonus
Nel contesto del Superbonus 2023, l’acquisto e l’installazione di caldaie non sono menzionati direttamente tra gli interventi qualificabili. Tuttavia, se tali operazioni sono parte integrante di interventi maggiori di efficienza energetica, diventano eleggibili per il beneficio. Le condizioni per accedere a questo incentivo sono:
- è possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 90% sull’acquisto o l’installazione di caldaie, a condizione che queste siano associate a uno degli interventi principali previsti dal Superbonus;
- l’’installazione della caldaia deve contribuire, insieme ad altri lavori, al miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, come certificato dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Detrazione caldaie con Superbonus al 65%
Nel contesto del Superbonus al 65%, è importante notare che nel caso in cui i lavori ricadano nell’anno d’imposta 2024, la percentuale di detrazione subisce un leggero decalage, attestandosi al 70%. Questa dinamica evidenzia l’opportunità di massimizzare i benefici fiscali attraverso un tempestivo e accurato calendario di esecuzione e pagamento dei lavori, garantendo così una detrazione più elevata nel corso del processo di rinnovamento e miglioramento energetico.
Detrazione caldaie con Ecobonus al 65%
L’Ecobonus offre la possibilità di beneficiare del bonus caldaia con una detrazione del 65%, anche quando l’acquisto dell’impianto non è associato a lavori di ristrutturazione. Per godere di questa agevolazione energetica, ecco i criteri da rispettare:
- La nuova caldaia deve essere di una classe energetica elevata, idealmente A+++.
- La detrazione fiscale è disponibile soltanto per l’acquisto di impianti ad alta efficienza energetica, che servono a sostituire vecchi sistemi di riscaldamento. Questo include la transizione da impianti di climatizzazione invernali tradizionali a soluzioni basate su pompe di calore, nonché l’installazione di sistemi solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
- È consigliabile richiedere la valutazione di un tecnico qualificato per attestare la nuova classe energetica raggiunta, mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Come richiedere il Bonus Caldaia
La richiesta del bonus caldaia può avvenire attraverso tre differenti modalità:
- Durante la dichiarazione dei redditi, presentando il modello 730 o il modello PF. L’importo detraibile deve essere ripartito in dieci rate annuali uguali, consentendo un recupero nel corso di dieci anni. Nel calcolo delle spese detraibili, si possono includere anche i costi di trasporto e montaggio della caldaia, pagabili mediante bonifico, carte di credito o debito. Per maggiori informazioni, si può consultare la guida al 730 precompilato.
- Attraverso uno sconto immediato in fattura. In questo caso, il pagamento deve avvenire tramite bonifico postale o bancario, o con un bonifico parlante, che riporti i dettagli dell’acquirente, partita IVA o codice fiscale del venditore, e riferimento alla legge che concede il bonus. È importante ricordare che lo sconto in fattura si applica solo per interventi eseguiti prima del 17 febbraio 2023, come stabilito dal Decreto blocca cessioni.
- Convertendo l’agevolazione in un credito d’imposta cedibile a soggetti autorizzati come banche, intermediari finanziari e fornitori, nel caso di bonus caldaie ottenuti senza ristrutturazione tramite Ecobonus. Anche in questa situazione, la cessione è permessa solo per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023, come previsto dallo stesso Decreto.
Notifica obbligatoria all’ENEA per interventi energetici
Per gli interventi che beneficiano di incentivi legati alla riqualificazione energetica, è necessario comunicare all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) i dettagli delle opere eseguite, evidenziando il risparmio energetico ottenuto. La documentazione da allegare comprende:
- l’asseverazione tecnica rilasciata da un professionista qualificato;
- una scheda informativa che dettagli gli interventi eseguiti, le spese sostenute, il risparmio energetico conseguito (verificabile tramite l’Attestato di Prestazione Energetica) e l’importo di eventuali consulenze tecniche.
Questi documenti sono fondamentali per l’Agenzia delle Entrate, che li esaminerà per confermare la veridicità delle informazioni fornite.
La presentazione dell’ISEE non è richiesta in questo contesto. Tali requisiti sono imprescindibili poiché il bonus caldaia può essere incluso tra gli interventi di manutenzione straordinaria, per i quali è essenziale dimostrare un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti.
Per effettuare la notifica, è necessario accedere al sito dell’ENEA dedicato alle detrazioni fiscali dell’Ecobonus e compilare l’apposito modulo, disponibile nell’area personale del portale. Ricordatevi di inviare la comunicazione entro 90 giorni dal completamento dei lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria o interventi per il risparmio energetico, e di conservare la scheda descrittiva inviata all’ENEA, insieme a tutte le schede tecniche dell’impianto installato.
Regole di cumulabilità delle detrazioni
Nel contesto delle detrazioni fiscali, chi beneficia dell’Ecobonus al 65% o del Superbonus per l’installazione di caldaie a scopo di risparmio energetico non può richiedere, per lo stesso impianto, le agevolazioni fiscali previste dal bonus mobili o dal bonus ristrutturazioni. Questa limitazione è applicata anche in maniera inversa.
Incentivi caldaie ammissibili dopo il 2024
In conformità con la direttiva europea, qualora tutto venisse confermato, tra gli impianti agevolati rimarrebbero esclusivamente i collettori solari. Per caldaie a condensazione, apparecchi ibridi, e sistemi di microgenerazione, la semplice appartenenza alla classe energetica A (senza escludere l’uso di combustibili fossili) non sarebbe più sufficiente per beneficiare degli incentivi.
Tra gli interventi trainati, che godono di agevolazioni solo se eseguiti simultaneamente a quelli trainanti, rientrano tutte le opere ammesse all’Ecobonus. In questo contesto, anche le caldaie a condensazione (attualmente idonee) dovrebbero soddisfare il requisito dell’alimentazione priva di combustibili fossili.
Ulteriori novità potrebbero derivare dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) italiano, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi ambientali nel Paese, che prevede un riordino degli incentivi edilizi.
La direttiva europea (EPBD) anticipa che, una volta recepita dagli Stati membri, non sarà più consentita l’installazione di sistemi di riscaldamento alimentati a combustibili fossili negli edifici di nuova generazione e in fase di ristrutturazione. Tuttavia, la normativa offre una flessibilità salvaguardando i sistemi ibridi, che possono includere anche l’uso di combustibili fossili.
L’obiettivo finale di tale normativa è la riduzione delle emissioni a zero entro il 2050 per tutti gli edifici, con tappe intermedie come l’obiettivo della classe energetica F a partire dal 2030 e della classe E a partire dal 2033.