Bonus benzina 2024: guida completa per richiederlo

Il bonus benzina 200 euro 2024, pensato per alleggerire il carico finanziario dovuto all’aumento dei costi del carburante, rappresenta beneficio economico concreto. Erogato ai lavoratori dipendenti del settore privato, studi professionali e enti del terzo settore, il bonus offre un voucher carburante del valore di 200 euro. E può essere usato per l’acquisto di carburanti.

L’iniziativa è parte integrante della Legge di Bilancio 2024 e mira a fornire un supporto tangibile ai lavoratori in un periodo di crescenti sfide economiche. In guida forniamo tutte le informazioni necessarie per sfruttare al meglio questa opportunità.

Che cos’è il Bonus benzina 200 euro 2024

Il bonus benzina 2024, noto anche come buono carburante, rappresenta un’opportunità per i datori di lavoro privati di offrire ai propri dipendenti un voucher che può essere detratto dal reddito d’impresa. Questo voucher, utilizzabile per l’acquisto di carburante, ha un valore massimo di 200 euro per ogni lavoratore. Ogni azienda privata, inclusi gli studi professionali e gli Enti del terzo settore, ha la possibilità di erogare questo beneficio ai propri dipendenti.

Chi può richiedere il bonus da 200 euro

Il bonus benzina 2024 è accessibile a un’ampia gamma di lavoratori in Italia. Possono beneficiarne tutti i dipendenti del settore privato. Questi includono non solo coloro che lavorano in aziende private, ma anche i dipendenti di studi professionali e enti del terzo settore non commerciali. È interessante notare che anche i lavoratori in smart working rientrano tra i beneficiari di questa agevolazione.

È importante sottolineare che il bonus non è destinato ai dipendenti pubblici, ai lavoratori autonomi o ai liberi professionisti. Infatti, secondo quanto indicato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 4 novembre 2022, il voucher è assegnato a tutti i lavoratori che ricevono reddito da lavoro dipendente o redditi assimilabili, come definito nell’articolo 50 del TUIR.

Modalità di richiesta del bonus benzina da 200 Euro

Per ottenere il bonus benzina, i lavoratori devono rivolgersi direttamente al proprio datore di lavoro privato o al sindacato. Infatti, il bonus benzina da 200 euro non è erogato direttamente dal Governo ai cittadini, ma è a discrezione dei datori di lavoro privati erogarlo ai propri dipendenti. Pertanto, è necessario informarsi presso l’azienda o il sindacato per verificare la disponibilità dei buoni carburante 2024.

Funzionamento del buono carburante da 200 euro

Il buono carburante da 200 Euro è stato ideato per compensare i lavoratori per gli aumentati costi del carburante. Il datore di lavoro può decidere in autonomia se e a chi erogare questo buono, senza la necessità di accordi contrattuali preventivi. Questa flessibilità significa che il datore di lavoro ha completa libertà nella scelta di attribuzione del buono.

I buoni benzina da 200 euro, come altri benefits aziendali, presentano vantaggi sia per il datore di lavoro sia per il lavoratore. Le loro caratteristiche principali sono:

  • sono esentasse e non influenzano la formazione del reddito di lavoro dipendente;
  • sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa, come previsto dall’articolo 95 del TUIR, purché l’erogazione sia legata al rapporto di lavoro e il relativo costo sia considerato pertinente;
  • possono essere impiegati con finalità retributive;
  • sono soggetti, come specificato nel Decreto trasparenza prezzi carburante convertito in legge, agli oneri di contribuzione.

Bonus benzina da 200 Euro in busta paga

Il bonus benzina da 200 euro per il 2024 viene corrisposto in busta paga come fringe benefit, con un limite di spesa fissato a 200 euro, applicabile esclusivamente ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati. Il bonus non incide sulla formazione del reddito, ma nel 2024 è assoggettato agli oneri contributivi.

Esenzioni del bonus benzina 2024

Il bonus benzina di 200 euro è esente dall’imposizione fiscale come tutti i fringe benefits offerti dalle aziende ai dipendenti. Tuttavia, il Parlamento ha specificato che gli oneri contributivi non sono esclusi dalla detassazione con il Decreto trasparenza prezzi carburante convertito in Legge.

Di conseguenza, sia il datore di lavoro che il lavoratore devono considerare le relative trattenute per i contributi previdenziali. Questi ammontano a circa il 30% per le aziende e poco più del 9% per i lavoratori, a seconda della specifica categoria.

Scadenza del bonus benzina

In base alla proroga stabilita dalla Legge di Bilancio 2024, i datori di lavoro possono liberamente riconoscere i buoni da 200 euro fino al 31 dicembre 2024. Per l’utilizzo dei buoni, si applica il “principio di cassa allargato”, secondo il quale il datore di lavoro calcola le ritenute IRPEF in base alle aliquote vigenti nell’anno corrente e attribuisce le detrazioni fiscali sui redditi erogati al lavoratore entro il 12 gennaio dell’anno successivo.

Questa regola, già in vigore nel 2023, si presume valida anche per i buoni del 2024, ma si attendono ulteriori indicazioni dall’Agenzia delle Entrate (AdE) per una conferma definitiva. Maggiori informazioni sono disponibili nella normativa sui fringe benefit aggiornata al 2024.

Bonus carburante come alternativa al premio di risultato

Secondo la Circolare 27 del 2022, i bonus benzina possono essere impiegati anche a scopi retributivi. In questo contesto, la loro erogazione deve avvenire nell’anno corrente e in conformità con i contratti aziendali o territoriali. Così si rispetta la normativa relativa ai premi di risultato stabilita dalla Legge di Stabilità 2016. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che i buoni carburante da 200 euro possono sostituire i premi di risultato.

Anche in questa modalità, i buoni benzina sono indipendenti dagli altri benefit delineati dall’articolo 51 del TUIR. Ciò implica che, se un dipendente opta per ricevere i premi di risultato sotto forma di buoni benzina, avrà diritto all’esenzione fiscale sia per i beni e servizi extra, offerti fino a un massimo di 258,23 euro (o 2.000/1.000 euro per il 2024), sia per i voucher carburante da 200 euro.

Cumulabilità del bonus benzina

Il bonus di 200 euro per la benzina può essere accumulato con i nuovi incrementi dei fringe benefit fino a 2.000 euro o 1.000 euro previsti dalla Legge di Bilancio 2024. In entrambi i casi, è importante sottolineare che si tratta di agevolazioni che il datore di lavoro può riconoscere a sua discrezione e non è obbligato a farlo.

Il bonus carburante da 200 euro riconosciuto ai dipendenti, pur essendo un fringe benefit, non rientra nel calcolo del limite massimo non imponibile, ma si somma ad esso.

In pratica, se il datore di lavoro decidesse di assegnare il bonus benzina, potrebbe allo stesso tempo riconoscere altri benefici e agevolazioni accessorie non monetarie, fino ad arrivare a un totale di 2.200 euro esentasse (2.000 euro fringe benefit + 200 euro bonus benzina). Tuttavia, per avere certezza in merito, sarà necessario attendere le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

È importante specificare che il legislatore ha previsto l’aumento della soglia di non imponibilità per i fringe benefit. La cifra dei fringe benefit è salita dagli attuali 258 euro circa fino a 2.000 euro, ma solo per i lavoratori dipendenti con uno o più figli, anche nati fuori dal matrimonio, affidati o adottivi. Nel caso dei lavoratori senza figli, il bonus carburante da 200 euro si somma ai 1.000 euro, per un totale di 1.200 euro.