Punteggio nei concorsi pubblici: titoli, certificazioni e requisiti base

Punteggio nei concorsi pubblici: titoli, certificazioni e requisiti base

Cosa fa punteggio nei concorsi pubblici? Quali titoli danno punteggio? Laurea, diplomi di maturità, attività formative ma anche anni di servizio già prestati presso la Pubblica Amministrazione: scopriamo di più.

Cosa fa punteggio nei concorsi pubblici?

Sono diversi i titoli richiesti nel punteggio nei concorsi pubblici:

  • Servizio presso la Pubblica Amministrazione: anni o frazioni di anno come dipendente presso un ente pubblico
  • Diploma di maturità: a volte viene premiato anche il punteggio con il quale è stato conseguito
  • Pubblicazioni: devono essere edite a stampa ovvero devono essere state pubblicate
  • Attestati: possono essere richiesti nell’avviso di bando, con punteggi molto differenziati e particolareggiati, in base alla tipologia di concorso

Oltre ai titoli sopra elencati un altro certificato che consente di ottenere punti utili alle graduatorie è la certificazione informatica che, oltre ad essere oggi un requisito fondamentale per ogni professione, viene riconosciuta anche a livello internazionale e attesta che il soggetto conosce i principi fondamentali dell’informatica e possiede le capacità necessarie per usare un personal computer e i principali programmi applicativi.

Altri titoli possono rappresentare invece una preferenza a parità di punteggio. In alcuni casi è l’età che crea un vantaggio in sede di graduatoria: se due candidati hanno riportato lo stesso punteggio in graduatoria, si dà preferenza al più giovane.

Personale ATA, i titoli importanti per il punteggio

Quando parliamo di personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (o anche personale ATA) parliamo del personale non docente che lavora all’interno degli istituti scolastici italiani.

Nel caso di concorso per personale ATA, i titoli interessati per il punteggio sono:

  • diploma di laurea (per i profili di assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco e infermiere)
  • diploma di maturità (per i profili di guardarobiere e addetto alle aziende agrarie)
  • certificazione informatica EIPASS personale ATA
  • attestato di qualifica professionale art. 14 legge 845 del 1978, relativo alla trattazione di testi e/o alla gestione dell’amministrazione mediante strumenti di videoscrittura o informatici (per il solo profilo di assistente amministrativo)
  • attestato per la dattilografia o attestato di addestramento professionale per i servizi meccanografici (per il solo profilo di assistente amministrativo)
  • idoneità in concorso pubblico per esami o prova pratica per posti di ruolo banditi dallo Stato da enti pubblici territoriali (per il solo profilo di assistente amministrativo)
  • idoneità in precedenti concorsi pubblici per esami, o prova pratica a posti di ruolo nel profilo professionale per cui si concorre
  • qualifiche ottenute al termine di corsi socio-assistenziali e socio-sanitari OSS (operatore socio-sanitario) e OSA (operatore socio-assistenziale) (per il solo profilo di collaboratore scolastico)

Requisiti base per i concorsi pubblici

Per poter partecipare ad un concorso pubblico è necessario possedere i seguenti requisiti base:

  • cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione europea
  • idoneità fisica all’impiego
  • non essere escluso dall’elettorato attivo politico e non essere mai stato destituito da un’altra Amministrazione dello Stato
  • regolare posizione nei riguardi degli obblighi di leva per i candidati di sesso maschile (finchè obbligatoria)
  • buona condotta e ottime qualità morali per alcuni tipi di impiego quali magistrato o poliziotto
  • il titolo di studio richiesto nel bando

Inoltre è previsto l’accertamento della conoscenza dell’uso del pc, dei software maggiormente utilizzati e di almeno una lingua straniera in base all’art.13 DLgs. 387/98 (salvo diverse disposizioni da parte dell’Ente).

Le Pubbliche Amministrazioni possono scegliere se adottare concorsi per soli titoli, per soli esami, per titoli ed esami e il cosiddetto corso-concorso. Quest’ultimo, in base alle nuove linee guida per i concorsi pubblici, affiancherà alla fase selettiva una fase di formazione.

Chi ha la precedenza nei concorsi pubblici?

A parità di merito si terrà conto, nell’ordine, dei seguenti titoli di preferenza:

  • insigniti di medaglia al valor militare
  • orfani di guerra
  • orfani di caduti per fatto di guerra
  • orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato
  • feriti in combattimento
  • gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché persone a capo di famiglia numerosa
  • figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti
  • figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra
  • figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato
  • genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra o dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato
  • coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti
  • coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’Amministrazione che ha indetto il concorso
  • coniugati e non con riguardo al numero dei figli a carico
  • militari volontari delle Forze Armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma
  • atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro sportivo con i gruppi militari e dei corpi civili dello Stato

A parità di merito e di titoli, la preferenza è determinata:

  • dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno
  • dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche
  • dalla minore età