Il Corpo degli Agenti della Polizia di Stato sta per affrontare una significativa espansione, con l’assunzione di 20.000 nuovi agenti entro il 2028. Questa decisione è stata annunciata dal Capo della Polizia, Vittorio Pisani, che ha sottolineato l’importanza di rafforzare le forze dell’ordine per far fronte alle crescenti esigenze di sicurezza e ordine pubblico.
L’annuncio è stato fatto durante il tradizionale discorso di inizio anno di Pisani, tenuto presso la questura di Napoli e trasmesso in collegamento con tutte le questure italiane. Il maxi reclutamento di nuovi agenti non solo garantirà un potenziamento dei servizi di sicurezza per i cittadini, ma risponderà anche al previsto turn-over che interesserà l’Arma nei prossimi anni. Le nuove risorse, prevalentemente giovani, saranno impegnate soprattutto sulle strade, al fine di affrontare al meglio le emergenze quotidiane.
Un punto fondamentale del reclutamento riguarda i programmi formativi mirati. Questi saranno progettati per attrarre e preparare i candidati, ampliando le opportunità di accesso alla carriera nel settore della sicurezza. Le nuove assunzioni porteranno, quindi, non solo a un aumento di personale operativo, ma anche a una maggiore professionalità nel settore.
Il rafforzamento della Polizia di Stato è anche un risultato della Legge di Bilancio 2025, che ha previsto un incremento dei posti nei concorsi per l’accesso al corpo. Pisani ha sottolineato l’impegno delle Forze Armate nelle operazioni di ordine pubblico, dove si è registrato un coinvolgimento di ben 900.000 agenti. Il lavoro delle Sale Operative sarà potenziato, consentendo una gestione ancora più efficace delle emergenze.
I concorsi per entrare a far parte della Polizia di Stato seguono un processo strutturato che comprende diverse fasi di selezione. Le prove principali includono:
I bandi relativi alle nuove assunzioni di agenti della Polizia di Stato, che verranno pubblicati nell’ambito del reclutamento fino al 2028, saranno disponibili sulla pagina ufficiale dei concorsi della Polizia di Stato. Successivamente, potranno essere pubblicati anche sulla piattaforma inPA, per consentire una gestione centralizzata delle opportunità di lavoro nel settore pubblico.
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