Nel compilare un Curriculum Vitae molti utenti preferiscono cominciare con l’inserimento del proprio profilo personale, vale a dire una sorta di presentazione di sé stessi che consente al recruiter di comprendere di più sulla persona ancor prima del colloquio faccia a faccia.
La prima alternativa all’inserimento del profilo personale (soprattutto a inizio CV) è la scrittura degli obiettivi personali, che impostano di conseguenza un approccio differente. Ma quale dei due è da preferire? E’ conveniente inserire il profilo personale? Se sì, come va inserito? Vediamo tutti i dettagli qui sotto.
Partiamo dai pro e contro, per capire da subito se si tratti di una scelta conveniente. E’ indubbio che una presentazione di sé stessi consenta al CV di differenziarsi rispetto alla massa.
C’è un trucco, oltretutto. Mediamente è stimato che un datore di lavoro legga per pochi secondi il CV, dando un’occhiata immediatamente alla parte superiore del documento (la prima metà). Per questo motivo, inserire una descrizione personale appena sotto all’intestazione risulta una scelta strategica, perché consente ai datori di lavoro di avere una panoramica sull’utente senza leggere l’intero documento.
Esiste però un altro motivo valido per inserire il profilo personale nel CV: trattandosi infatti di uno spazio testuale, esso consente di inserire parole chiave preziose per superare la selezione degli ATS, i software che filtrano i Curriculum in entrata nelle aziende.
D’altro canto, non tutti i datori di lavoro potrebbero apprezzare una presentazione personale: molti recruiter preferiscono andare dritti al sodo, leggendo esperienze, competenze e istruzione in maniera schematica.
In linea di massima, però, crediamo sia palese che i pro superano i contro: per questo motivo consigliamo l’inserimento del profilo personale.
Se avete dunque deciso di inserire una descrizione personale nel CV, ricordate la prima regola, sempre valida per qualsiasi Curriculum: l’essenzialità. Dovrete scrivere un testo breve, riassuntivo il più possibile e mai dispersivo; non dilungatevi in descrizioni superflue, puntate dritti al sodo e utilizzate un mix di linguaggio semplice, ma anche tecnico laddove richiesto.
Create un CV unico e dedicato interamente al lavoro per cui vi applicate. In merito, nella vostra presentazione personale descrivete esperienze, competenze e riconoscimenti collegati al lavoro per cui vi state proponendo: la lettura risulterà meno pesante e più indicizzata per il datore di lavoro.
Una descrizione personale deve anche – e soprattutto – dimostrare quali sono i reali interessi dell’utente in cerca di lavoro. Per questo, è bene mostrare al datore di lavoro che siete interessati a dare il meglio, in ottica di un futuro consolidato all’interno dell’azienda/ente/attività: descrivete ad esempio eventuali obiettivi che volete raggiungere, o accennate a qualche progetto da discutere in sede di colloquio.
Se avete intenzione di allegare al CV anche una lettera di presentazione, cercate di differenziare al massimo quest’ultima dal profilo personale all’interno del CV. Non copiate, non utilizzate lo stesso schema, differenziate le parole utilizzate (nel limite delle possibilità): i recruiter devono avere un motivo valido per voler leggere (o rileggere) l’una e l’altra.
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