Estensione Naspi e Dis-Coll ai lavoratori sportivi: le novità dall’INPS
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L’INPS ha recentemente annunciato l’estensione delle indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll ai lavoratori del settore sportivo, in seguito alla riforma del lavoro sportivo. La circolare n. 67 del 20 maggio sancisce questa importante novità, modificando il panorama delle tutele per coloro che operano nel mondo dello sport.
Il contesto normativo: riforma del lavoro sportivo
La base normativa di questa riforma è il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, che ha ridefinito le regole dei rapporti di lavoro nel settore sportivo. Questo decreto ha ampliato le tutele previdenziali anche al dilettantismo, settore precedentemente privo di una specifica regolamentazione. Le modifiche sono entrate in vigore a luglio 2023, come illustrato dalla circolare INPS n. 88 del 31 ottobre 2023.
Chi è il lavoratore sportivo?
Il decreto legislativo n. 36 del 2021 ridefinisce la figura del lavoratore sportivo, includendo atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici e sportivi, preparatori atletici e direttori di gara, che svolgono attività sportiva verso un corrispettivo. Questa definizione abbraccia sia il settore professionistico che quello dilettantistico, escludendo però le mansioni di carattere amministrativo-gestionale.
Naspi per i lavoratori sportivi
Alla luce delle recenti novità, le tutele contro la disoccupazione involontaria si estendono anche ai lavoratori sportivi subordinati e collaboratori. Se fino a oggi questi lavoratori non hanno beneficiato delle stesse protezioni riconosciute agli altri lavoratori, d’ora in poi la situazione cambia.
Un lavoratore sportivo subordinato che perde involontariamente il proprio incarico potrà infatti richiedere la disoccupazione per beneficiare della Naspi. Hanno diritto a questa misura tutti i lavoratori subordinati, inclusi apprendisti e soci lavoratori di cooperativa, che abbiano accumulato almeno 13 settimane contributive negli ultimi quattro anni, purché iscritti al Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi, indipendentemente dal fatto che operino nel settore professionistico o dilettantistico.
La disoccupazione involontaria deve verificarsi a partire dal 1° luglio 2023. Per la verifica dei contributi nell’ultimo quadriennio, si considerano anche quelli versati prima di tale data, purché non abbiano già dato diritto alla Naspi.
Dis-Coll per i lavoratori sportivi del settore dilettantistico
Inoltre, i lavoratori sportivi del settore dilettantistico con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co.) hanno diritto all’indennità di disoccupazione Dis-Coll, a condizione che siano iscritti alla Gestione Separata.
Secondo la circolare Inps n. 88 del 2023, l’obbligo contributivo alla Gestione Separata si attiva una volta superata la soglia di compensi annuali di 5.000 euro, percepiti a partire dal 1° luglio 2023.
La Dis-Coll è riconosciuta in caso di disoccupazione involontaria verificatasi dall’1 luglio 2023, a condizione che il lavoratore abbia maturato almeno un mese di contribuzione alla Gestione Separata nel periodo compreso tra il 1° gennaio dell’anno civile precedente l’evento di cessazione e la data stessa dell’evento.
Obblighi per i percettori di Naspi e Dis-Coll
I beneficiari di Naspi che intraprendono un’attività sportiva come lavoratori subordinati, autonomi o in Co.co.co. devono comunicare all’INPS il reddito presunto entro un mese dall’inizio dell’attività o dalla presentazione della domanda di Naspi. Questo obbligo vale anche per i percettori di Dis-Coll, garantendo così un monitoraggio accurato delle attività lavorative durante il periodo di percezione delle indennità di disoccupazione.
Conclusione
L’estensione delle indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll ai lavoratori sportivi rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela di chi opera nel mondo dello sport, sia a livello professionistico che dilettantistico. Le nuove disposizioni normative assicurano che anche questi lavoratori possano contare su un sostegno economico in caso di perdita involontaria del lavoro, contribuendo a rendere il settore sportivo più sicuro e regolamentato.