Lavatrice, da domani falla partire solo ed esclusivamente a quest’ora: dimezzi la bolletta istantaneamente | Hai sempre sbagliato

Quando fare la lavatrice- Foto di RDNE Stock project su Pexels-CircuitoLavoro.it
Un gesto quotidiano arriva a pesare sul portafoglio più di quanto si pensi. Ecco come cambiare l’orario per alleggerire la spesa energetica.
Tra gli elettrodomestici presenti in ogni casa, quello a cui non si può proprio rinunciare è indubbiamente la lavatrice.
Che si viva soli o con figli, lavare i panni è un’esigenza costante, ma bisogna prestare particolare attenzione ai consumi energetici.
Ogni ciclo di lavaggio può trasformarsi in una voce di spesa da non sottovalutare e non basta solo regolare bene la temperatura o la quantità di detersivo utilizzato.
Pochi si interrogano sul momento della giornata in cui avviene il lavaggio. Un dettaglio solo all’apparenza trascurabile, ma che può avere un impatto immediato sulla bolletta.
Quando conviene fare la lavatrice: le fasce orarie migliori
L’indicazione più utile per stabilire il momento perfetto per avviare la lavatrice arriva direttamente dal funzionamento delle tariffe energetiche. Le forniture di energia elettrica sono spesso suddivise in fasce orarie: F1 (diurna), F2 (intermedia) e F3 (serale-notturna). L’ultima fascia va dalle 19 alle 8 nei giorni feriali e si estende per l’intera giornata nei festivi. In queste ore, il costo dell’energia è sensibilmente più basso, grazie alla minore domanda sulla rete.
Far partire la lavatrice dopo cena o programmare un ciclo notturno, se il modello è abbastanza silenzioso, consente un taglio netto della spesa energetica. Si arriva a consumare anche fino al 50% in meno. Naturalmente, il beneficio maggiore si ottiene scegliendo una tariffa bioraria, disponibile presso la maggior parte dei fornitori italiani. Chiamando il proprio servizio clienti è possibile verificare se si è già attivi su questo tipo di contratto e, in caso contrario, si può chiedere di attivarlo in pochi minuti.
Come ridurre i consumi della lavatrice: temperatura giusta e manutenzione
Oltre all’orario, ci sono altri elementi da considerare per contenere i consumi. Primo fra tutti: la temperatura di lavaggio. Spesso si crede che i cicli ad alta temperatura siano indispensabili per l’igiene, ma in realtà, per la maggior parte dei capi, i 40 gradi sono più che sufficienti per garantire pulizia e sicurezza. In questo caso il risultato è un assorbimento energetico molto più contenuto rispetto ai 60 o 90 gradi.
Infine, la manutenzione periodica della lavatrice gioca un ruolo chiave: un filtro sporco, un cestello usurato o un sistema di scarico ostruito costringono l’elettrodomestico a lavorare di più. In questo modo si consuma più energia del necessario. Tenere sotto controllo questi aspetti tecnici permette di allungare la vita del dispositivo e di evitare sorprese in bolletta.