“Questi lavoratori devono prendere 300€ in più”: legge già firmata | Giorgetti vi porta l’uovo di Pasqua

Aumento stipendi - circuitolavoro.it
Quasi 400mila lavoratori prenderanno 300€ in più nei prossimi mesi: Giorgetti ha dato il via libera alla misura.
Il Decreto è stato firmato e, con esso, cambia il futuro di migliaia di dipendenti nel nostro Paese. In un periodo come il nostro, ce n’era davvero bisogno. E qui non si parla solo di bilanci familiari o di rincari quotidiani: misure come questa sono un segnale di rispetto e valorizzazione del lavoro.
Proprio per questo, una platea che sfiora i 400mila lavoratori potrà beneficiare di un incremento – seppur lordo – che rappresenta una vittoria, anche simbolica, per molti settori.
Non c’è ancora una data certa per l’entrata in vigore, che si stima nei prossimi mesi, ma una cosa è chiara: dopo la rivalutazione scattata a gennaio 2025, arriva anche questa somma aggiuntiva che, pur non essendo enorme, migliora lo stile di vita e restituisce finalmente un po’ di gratificazione professionale.
Aumento degli stipendi: una misura che non nasce per caso
È partito tutto con un emendamento inserito nel Decreto PA, approvato in Commissione alla Camera. Un passaggio tecnico, certo, ma con un peso politico non da poco. Dietro c’era il via libera del Ministero dell’Economia – e quindi di Giorgetti – a una modifica di bilancio che consente agli enti locali di intervenire su una voce rimasta ferma per troppo tempo: le risorse destinate ai dipendenti.
La novità riguarda un fondo chiamato Fondo delle risorse decentrate: fino a ieri bloccato da limiti rigidi, ora potrà essere ampliato fino al 48% della spesa complessiva per gli stipendi. Una soglia che cambia tutto. Non si tocca lo stipendio base, ma tutte le altre voci che compongono la busta paga, dalle indennità alle posizioni organizzative.
La misura è inserita nella legge di conversione del Decreto, ma manca ancora l’ultimo passaggio: l’approvazione definitiva in Parlamento. Solo dopo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si potrà parlare di date. Per ora conosciamo i beneficiari.
A chi spetta davvero l’aumento (e chi resta fuori)
E ora veniamo al punto: non tutti riceveranno i 300€ in più in busta paga. L’aumento non è universale e non riguarda l’intera macchina pubblica, ma solo una parte ben precisa. Il motivo? È legato alla struttura del provvedimento, che si applica solo agli enti territoriali e, soprattutto, solo al personale non dirigente.
Nello specifico, la misura riguarda i dipendenti di Comuni, Province, Regioni e Città metropolitane, esclusivamente senza qualifica dirigenziale. Si tratta di quasi 400mila persone, secondo le stime riportate dal Sole 24 Ore, che potrebbero ricevere un aumento lordo annuo di circa 3.926 €, pari a circa 302€ al mese su 13 mensilità.
Tutti gli altri restano fuori: chi lavora per Unioni di Comuni, le Camere di commercio, e in generale tutti quegli enti che non rientrano tra gli aventi diritto. Anche tra chi è incluso, non sarà un passaggio automatico: ogni ente dovrà avere i conti in ordine per applicare la misura. Ma una volta che scatterà, si tratterà di un cambiamento concreto, stabile, e – dopo anni di stallo – anche un po’ simbolico.