ULTIM’ORA BONUS, questo lo hanno chiamato “Donne giovani”: 650€ al mese per anni | Basta anche un parente

Bonus giovani donne - circuitolavoro.it
Il nuovo bonus promette fino a 650€ alle giovani donne, e non solo: è uscito il decreto ufficiale, ma la domanda la devono fare terzi.
I giovani non trovano lavoro, figuriamoci se si è donne. Secondo un recente report pubblicato su Eunews, nonostante alcuni miglioramenti, persiste un forte divario occupazionale di genere: nel terzo trimestre 2024, il tasso di occupazione femminile era inferiore di 17,4 punti rispetto a quello maschile, quasi il doppio della media UE (9,1 punti).
Ma anche i giovani uomini non se la passano meglio. Secondo Fanpage, “nonostante l’aumento generale dell’occupazione, si registra una diminuzione tra i giovani adulti. In particolare, nella fascia 25-34 anni, il numero di occupati è sceso di 42.000 unità tra gennaio e febbraio 2025, con un calo del tasso di occupazione dello 0,7%”.
E a questo si sommano contratti precari, collaborazioni occasionali, stage e chi più ne ha più ne metta. È per questo che il Governo ha pensato a una misura che offre fino a 650€ proprio a queste categorie.
Il bonus per giovani e donne
Lo chiamano 0’Bonus Donne Giovani’, ma in realtà si tratta di un esonero contributivo per le aziende che assumono con contratto a tempo indeterminato. Più nello specifico, una misura che rientra nel piano di sostegno all’occupazione previsto dal Decreto Coesione. L’importo? Fino a 650€ al mese per due anni. L’incentivo spetta infatti al datore di lavoro, ma può fare la differenza tra un curriculum ignorato e una proposta concreta. Le aziende che assumono donne prive di un impiego da almeno 24 mesi (o 6, se residenti nel Mezzogiorno) o giovani under 35 mai assunti a tempo indeterminato, ricevono un contributo fino a 650€ al mese per ogni nuova assunzione stabile.
Un’occasione concreta per chi vuole finalmente uscire dal tunnel dei contratti a termine, e che vale la pena sfruttare ora – finché le aziende sono incentivate a scommettere su chi solitamente resta ai margini del mercato. Tuttavia, è bene che il lavoratore sappia alcune cose importanti.
Serve un contratto vero. Ma ora è il momento giusto per farsi avanti
Prima di farsi prendere dall’entusiasmo, è bene sapere che la misura ha i suoi limiti: non vale per apprendistato, lavoro domestico o contratti a chiamata. Serve un contratto vero, solido, e soprattutto a tempo indeterminato. I giovani under 35, per rientrare, non devono mai averne avuto uno nella loro vita. Per chi lavora con contratto stage o determinato, il bonus è valido se vi è la transizione all’indeterminato. Tutto questo fino al 31 dicembre 2025. Proprio per questo è il momento giusto per segnalare questa possibilità a chi ci può assumere, poiché non si tratta solo di un supporto alle aziende, ma l’occasione concreta di ritagliarsi una stabilità lavorativa ed economica.
Se non si ha un impiego fisso, conviene muoversi: inviare candidature, aggiornare il CV, ma anche e soprattutto parlare con i propri contatti, amici, parenti o datori di lavoro. Non serve essere direttamente titolari di un’azienda: basta far circolare la notizia.
Perché il bonus non si chiede da soli, ma conoscere l’incentivo e farlo conoscere può diventare la spinta decisiva per ottenere quel contratto che finora sembrava sempre fuori portata.